FORMAZIONE
La Società Italiana di Estetica Professionale e Sociale - SIEPS ha dato il patrocinio al seguente corso di formazione:
Corso: TOCCO-MASSAGGIO INTEGRATO
Tecniche di benessere e significato del contatto come relazione tra volontario e paziente.
Corso di formazione teorico-pratico.
Il dolore e la stimolazione dei punti riflessi.
A cura del Dott. Marco Paonessa
Dottore in Fisioterapia, Specialista in Osteopatia, Master Universitario in Osteopatia Pediatrica, Trainer & Formatore.
Il contatto fisico tramite l’utilizzo del tatto ha un potere immenso sui nostri organismi: i massaggi
sono un toccasana per il benessere psicofisico della persona.
Secondo informazioni fornite da recenti studi scientifici e dopo che in molte parti del mondo sono state portate avanti delle sperimentazioni anche in ambito ospedaliero, si è scoperto che esiste un nesso importante tra la riflessologia plantare e l’oncologia: queste esperienze permettono, infatti, di affermare che i pazienti malati di tumore possono trarre giovamento da questo tipo di massaggio.
La riflessologia plantare è una tecnica basata sulla stimolazione della pianta del piede in cui,secondo la tradizione orientale, è tracciata la mappa degli organi interni dell’uomo: secondo questa pratica, esercitando pressione su determinati punti, è possibile influire positivamente su alcune funzioni dell’organismo, alleviando disturbi quali dolori, costipazione e nausea e contribuendo al processo di recupero dell’energia vitale.
In particolare, le persone malate di tumore riscontrano benefici a livello fisico e psicologico: per quanto riguarda il primo aspetto, si osserva la riduzione del dolore, mentre per il secondo, i pazienti iniziano a sentirsi più tranquilli, più rilassati e hanno più energia. Si può dunque affermare che, grazie alla riflessologia plantare, l’organismo riesce a percepire un momento di quiete e sollievo.
Un altro beneficio importante è rappresentato dal riequilibrio energetico del corpo. Essendo utile sia al sistema immunitario, sia a quello neuroendocrino, la riflessologia plantare è in grado di ridare vitalità al paziente. Questo tipo di massaggio contribuisce a mitigare il dolore, sollevare lo stato d’animo, alleviare lo stress fisico ed emotivo e incrementare la funzione circolatoria ematica e linfatica.
Per queste ragioni, se utilizzato dopo la diagnosi di cancro, questo trattamento permetterà al paziente di recuperare le proprie energie sin da subito.
Il massaggio psicosomatico
A cura di Tamara Catona
Estetista Specializzata, Tecnico Estetista (Università degli Studi di Ferrara Facoltà di Farmacia), Formazione in Estetica Oncologica, Assistente di Studio di Medicina Estetica, Trainer & Formatrice.
Il trattamento di massaggio psicosomatico produce stimoli a livello biologico ed energetico. E' inoltre molto utile nei disagi generati da stati di dolore, stati e miotensivi e nella reintegrazione percettiva della totalità del corpo attraverso tocchi. Scopo del massaggio è la realizzazione di un nuovo equilibrio della persona, grazie al ripristino della corretta alternanza energetica tra contrazione e distensione. E' centrato sulla respirazione. Attraverso la respirazione il nostro corpo si carica, assorbendo l'ossigeno necessario ad alimentare le energie di cui ha bisogno.
La relazione e il contatto.
A cura della Dott.ssa Anne Voyat
Psicologa, applicatore del Metodo Feurstein, Insegnante Massaggio Infantile certificata AIMI, Esperta in mediazione e contatto, Trainer & Formatrice.
“Spesso accade che le mani sappiano svelare un segreto intorno a cui l’intelletto si affanna inutilmente. Le mani infatti a volte parlano più chiaramente delle parole” C.G. Jung
Obiettivo di questo intervento è quello di far sperimentare ai partecipanti e di riflettere sul contatto.
Il contatto inevitabile mezzo del prendersi cura e potente mezzo di comunicazione. Il tatto è il senso della reciprocità, non si può toccare senza essere toccati. Numerosi studi hanno avuto come oggetto il contatto nel contesto ospedaliero, in particolare facendo riferimento al massaggio come tecnica terapeutica complementare, ma ampliandone il concetto ci si rende conto come ogni gesto di cura sia mediato dal contatto e dal tocco. Pensiamo al mobilizzare un paziente, all’aiutarlo ad alzarsi o semplicemente alla consuetudine di stringersi la mano al momento della presentazione.
Ecco allora che pare ovvio dedicare una riflessione a ciò che accade quando ci si tocca, all’inevitabile dialogo che scaturisce con il contatto. Anche colui che agisce il tocco (il volontario nel nostro caso) inconsciamente comunica qualche cosa di sé. La consapevolezza del tocco, nella sua semplicità e facilità di esecuzione, rappresenta un modo per avvicinarci all’altro con rispetto e sicurezza e per ascoltare ciò che il suo corpo comunica in maniera simbolica e psicoaffettiva.
La fitoaromaterapia e le sue applicazioni.
A cura di Katia Vaccaro
Estetista Specializzata, Naturopata Diplomata Riza, Specializzata in Alimentazione Naturale e Nutrizione Ortomolecolare presso AINUC (Accademia Internazionale Nutrizione Clinica), Esperta in Estetica Oncologica. Trainer & Formatrice.
L’aromaterapia prevede l’uso di sostanze, oli essenziali, derivati da diversi tipi di piante da cui vengono estratti per distillazione. Il loro utilizzo può essere topico, in forma diluita, vengono spesso applicati localmente, e quindi normalmente si fa seguire un massaggio. Oppure si possono bruciare, come per esempio l’incenso, per inalarli. A volte si aggiungono poche gocce ad un evaporatore o umidificatore per disperdere l’aroma nell'ambivalente circostante: i composti di questi oli essenziali volatili vengano assorbiti attraverso i polmoni e da qui entrando in circolo possono influenzare il cervello.
Diversi studi scientifico confermano che l’aromaterapia è utile per aiutare le persone a sopportare meglio le difficoltà legate alla patologia e alle terapie oncologiche . Gli effetti in particolare sono
Destinatari del corso: Volontari delle Associazioni che prestano servizio di volontariato in ambito sanitario e sociale
Titolo rilasciato: Certificato di frequenza
Durata del corso: 1 giorno e mezzo per un totale di 12 ore
Max posti disponibili: (secondo la sede)
Requisiti di accesso: Iscritto come volontario ad una Associazione no-profit/ONLUS
Sede del corso: da definire
Sviluppo del corso:
Le lezioni sono svolte alternando parte teorica e parte pratica, fatta tra i partecipanti.
Docenti:
Tamara Catona
Katia B. Vaccaro
Dr. Marco Paonessa
Dr.ssa Anne Voyat
Corso di formazione teorico-pratico.
Il dolore e la stimolazione dei punti riflessi.
A cura del Dott. Marco Paonessa
Dottore in Fisioterapia, Specialista in Osteopatia, Master Universitario in Osteopatia Pediatrica, Trainer & Formatore.
Il contatto fisico tramite l’utilizzo del tatto ha un potere immenso sui nostri organismi: i massaggi
sono un toccasana per il benessere psicofisico della persona.
Secondo informazioni fornite da recenti studi scientifici e dopo che in molte parti del mondo sono state portate avanti delle sperimentazioni anche in ambito ospedaliero, si è scoperto che esiste un nesso importante tra la riflessologia plantare e l’oncologia: queste esperienze permettono, infatti, di affermare che i pazienti malati di tumore possono trarre giovamento da questo tipo di massaggio.
La riflessologia plantare è una tecnica basata sulla stimolazione della pianta del piede in cui,secondo la tradizione orientale, è tracciata la mappa degli organi interni dell’uomo: secondo questa pratica, esercitando pressione su determinati punti, è possibile influire positivamente su alcune funzioni dell’organismo, alleviando disturbi quali dolori, costipazione e nausea e contribuendo al processo di recupero dell’energia vitale.
In particolare, le persone malate di tumore riscontrano benefici a livello fisico e psicologico: per quanto riguarda il primo aspetto, si osserva la riduzione del dolore, mentre per il secondo, i pazienti iniziano a sentirsi più tranquilli, più rilassati e hanno più energia. Si può dunque affermare che, grazie alla riflessologia plantare, l’organismo riesce a percepire un momento di quiete e sollievo.
Un altro beneficio importante è rappresentato dal riequilibrio energetico del corpo. Essendo utile sia al sistema immunitario, sia a quello neuroendocrino, la riflessologia plantare è in grado di ridare vitalità al paziente. Questo tipo di massaggio contribuisce a mitigare il dolore, sollevare lo stato d’animo, alleviare lo stress fisico ed emotivo e incrementare la funzione circolatoria ematica e linfatica.
Per queste ragioni, se utilizzato dopo la diagnosi di cancro, questo trattamento permetterà al paziente di recuperare le proprie energie sin da subito.
Il massaggio psicosomatico
A cura di Tamara Catona
Estetista Specializzata, Tecnico Estetista (Università degli Studi di Ferrara Facoltà di Farmacia), Formazione in Estetica Oncologica, Assistente di Studio di Medicina Estetica, Trainer & Formatrice.
Il trattamento di massaggio psicosomatico produce stimoli a livello biologico ed energetico. E' inoltre molto utile nei disagi generati da stati di dolore, stati e miotensivi e nella reintegrazione percettiva della totalità del corpo attraverso tocchi. Scopo del massaggio è la realizzazione di un nuovo equilibrio della persona, grazie al ripristino della corretta alternanza energetica tra contrazione e distensione. E' centrato sulla respirazione. Attraverso la respirazione il nostro corpo si carica, assorbendo l'ossigeno necessario ad alimentare le energie di cui ha bisogno.
La relazione e il contatto.
A cura della Dott.ssa Anne Voyat
Psicologa, applicatore del Metodo Feurstein, Insegnante Massaggio Infantile certificata AIMI, Esperta in mediazione e contatto, Trainer & Formatrice.
“Spesso accade che le mani sappiano svelare un segreto intorno a cui l’intelletto si affanna inutilmente. Le mani infatti a volte parlano più chiaramente delle parole” C.G. Jung
Obiettivo di questo intervento è quello di far sperimentare ai partecipanti e di riflettere sul contatto.
Il contatto inevitabile mezzo del prendersi cura e potente mezzo di comunicazione. Il tatto è il senso della reciprocità, non si può toccare senza essere toccati. Numerosi studi hanno avuto come oggetto il contatto nel contesto ospedaliero, in particolare facendo riferimento al massaggio come tecnica terapeutica complementare, ma ampliandone il concetto ci si rende conto come ogni gesto di cura sia mediato dal contatto e dal tocco. Pensiamo al mobilizzare un paziente, all’aiutarlo ad alzarsi o semplicemente alla consuetudine di stringersi la mano al momento della presentazione.
Ecco allora che pare ovvio dedicare una riflessione a ciò che accade quando ci si tocca, all’inevitabile dialogo che scaturisce con il contatto. Anche colui che agisce il tocco (il volontario nel nostro caso) inconsciamente comunica qualche cosa di sé. La consapevolezza del tocco, nella sua semplicità e facilità di esecuzione, rappresenta un modo per avvicinarci all’altro con rispetto e sicurezza e per ascoltare ciò che il suo corpo comunica in maniera simbolica e psicoaffettiva.
La fitoaromaterapia e le sue applicazioni.
A cura di Katia Vaccaro
Estetista Specializzata, Naturopata Diplomata Riza, Specializzata in Alimentazione Naturale e Nutrizione Ortomolecolare presso AINUC (Accademia Internazionale Nutrizione Clinica), Esperta in Estetica Oncologica. Trainer & Formatrice.
L’aromaterapia prevede l’uso di sostanze, oli essenziali, derivati da diversi tipi di piante da cui vengono estratti per distillazione. Il loro utilizzo può essere topico, in forma diluita, vengono spesso applicati localmente, e quindi normalmente si fa seguire un massaggio. Oppure si possono bruciare, come per esempio l’incenso, per inalarli. A volte si aggiungono poche gocce ad un evaporatore o umidificatore per disperdere l’aroma nell'ambivalente circostante: i composti di questi oli essenziali volatili vengano assorbiti attraverso i polmoni e da qui entrando in circolo possono influenzare il cervello.
Diversi studi scientifico confermano che l’aromaterapia è utile per aiutare le persone a sopportare meglio le difficoltà legate alla patologia e alle terapie oncologiche . Gli effetti in particolare sono
- Riduzione della ansietà.
- Riduzione dello stress emotivo.
- Riduzione del dolore.
- Riduzione della fatica.
- Riduzione della tensione muscolare.
- Riduzione della depressione.
- Migliore riposo notturno.
Destinatari del corso: Volontari delle Associazioni che prestano servizio di volontariato in ambito sanitario e sociale
Titolo rilasciato: Certificato di frequenza
Durata del corso: 1 giorno e mezzo per un totale di 12 ore
Max posti disponibili: (secondo la sede)
Requisiti di accesso: Iscritto come volontario ad una Associazione no-profit/ONLUS
Sede del corso: da definire
Sviluppo del corso:
Le lezioni sono svolte alternando parte teorica e parte pratica, fatta tra i partecipanti.
Docenti:
Tamara Catona
Katia B. Vaccaro
Dr. Marco Paonessa
Dr.ssa Anne Voyat